Trasferta dal 12 al 15 Luglio 2007
Come ogni anno, anche quest’anno un gruppo di temerari ciclisti appartenenti al G.S. Vigili del Fuoco di Massa Carrara “M. Pelliccia”, tanto per sgranchirsi un po’ le gambe, hanno deciso di partecipare all’escursione sulle dolomiti per scalare alcuni tra i più importanti passi dolomitici.
Innanzi tutto i partecipanti:
Mario Muracchioli (Presidente e pedalatore)
Norberto Nani (Capitano e grande pedalatore)
Antonio Cappagli (Team Manager e pedalatore saltuario)
Roberto Bassi (detto Carlo Assistente del Team Manager e pedalatore)
Mario Angeli (Il Fenomeno)
Luciano Biselli (Aspirante a Fenomeno)
Antonio Liguori (L’uomo delle corse in linea)
Gino Stefanini (L’emergente)
Gli altri pedalatori: Paolo Bonucelli, Alvaro Martinelli, Stefano Pardini, Carlo Pasciutti, Venturini Giuseppe, Enrico Volpi.
Giorno 12 Luglio 2007: “Alpe di Pampeago – Tappa di assaggio Km. 51,66”
Arrivo a Moena ore 12,00 dopo la sistemazione in Hotel e un pranzo frugale (si fa per dire) viene affrontata la prima asperità della trasferta, la famosissima Alpe di Pampeago (Km. 7,6 con pendenza media del 9,7%) che viene scalata alla grande…., con medie orarie da far preoccupare il più forte scalatore professionista. Nel rientro a Moena c’è stato un tentativo di allungo da parte dell’aspirante fenomeno ma è stato subito ripreso e immediatamente ammonito con cartellino giallo.
Giorno 13 Luglio 2007: “Passo S. Pellegrino – Passo Fedaia- Tappone dolomitico Km. 89,62”
Partenza ore 10,00, Passo S. Pellegrino (Km. 11,62 con pendenza media del 6,3%) si parte subito in salita, dopo i primi tornanti il gruppo si allunga, il Fenomeno con a ruota l’aspirante fenomeno si involano solitari verso lo scollinamento, il resto del gruppo restava a guardia del Presidente che cercava in ogni modo staccare tutti senza tra l’altro riuscirci. Dopo una breve sosta sul Passo S. Pellegrino a quota 1913 e una breve sosta ad Alleghe per rifocillarsi, si ripartiva alla volta della seconda asperità della giornata il Passo Fedaia da Caprile (Km. 13,29 con pendenza media del 7,5% ma che nel tratto finale di Km. 5,00 diventava del 15%) che veniva anche questo scalato con un po’ di difficoltà rispetto alla precedente, ma una volta arrivati in vetta a quota 2041, ci riempiva di soddisfazione e ci faceva pensare: Passo Fedaia, se lo conosci lo eviti!!!!. Il rientro a Moena è stato effettuato in rigorosa fila indiana, senza scatti, sai i cartellini gialli sono sempre in agguato.
Giorno 14 Luglio 2007: “Passo di Costalunga – Passo Lavazè – Semi tappone dolomitico Km. 74,28”
Partenza ore 10,00, prima asperità il Passo Costalunga (Km. 9,51 con pendenza media del 4,3%) nessun problema, è stato scalato con quattro pedalate e una volta in vetta a quota 1741 e la rituale foto di gruppo ed una veloce visita al Lago di Carezza, splendido laghetto alpino, si affrontava la discesa verso l’inizio della salita al passo Lavazè ( Km. 12,36 con pendenza media del 7,2%). Qui le cose si facevano un po’ più complicate, forse a causa del Tappone Dolomitico del giorno precedente, decidevamo con tacito accordo, tranne i soliti fenomeno, capitano e aspirante fenomeno, di affrontarlo con calma, molta calma, stante le pendenze importanti degli ultimi quattro Km. Una volta arrivati in vetta a quota 1789 si poteva godere di un panorama mozzafiato dove ci si rifocillava con un meritato riposo e lo spuntino sul lago, preparato dal Team Manager e dal suo assistente, sempre presenti nei momenti di bisogno e soprattutto nei momenti di sconforto. Rientro a Moena, come al solito in fila indiana e attenti agli allunghi.
Giorno 15 Luglio 2007: “Passo Valles – Passo S. Pellegrino – Tappa di “ri/finitura” Km. 55,90”
Partenza ore 8,30 alla volta del Passo Rolle poi verso il Valles (Km. 21,05 da Predazzo e pendenza media del 4,7% ma che diventava del 10-12% negli ultimi 6,00 Km.). Breve sosta in vetta a quota 2007 poi veloce discesa e quindi nuova risalita al Passo S. Pellegrino (Km. 5,72 e pendenza media del 8,5% con punte del 18%). Qui le cose, per i pedalatori comuni mortali, si sono fatte molto complicate, ma grazie agli aiuti morali e agli incitamenti reciproci, anche questa asperità è stata superata. E’ doveroso evidenziare che mentre noi scalavamo le due salite indicate, il “fenomeno” ne faceva addirittura quattro, beata gioventù. Il rientro a Moena, in discesa, è stato vinto dal Presidente che ha letteralmente stracciato tutti.
Dopo il pranzo in Hotel, la partenza alla volta di Carrara.
Tutti i partecipanti sentono di dover ringraziare il gruppo dirigente del GS Vigili del Fuoco, che con la loro esperienza, frutto di lunghi giri ciclistici per l’Italia e all’estero, su ogni tipo di percorso e difficoltà, hanno consentito a tutti i partecipanti un affiatamento immediato. Li ringraziamo inoltre, per l’impeccabile organizzazione della quattro giorni, per le “facili” salite che ci hanno fatto superare, per i panorami che ci hanno fatto osservare e si augurano che la trasferta del prossimo anno sia un po’ più tosta, con salite più “lunghe è impegnative”, visto che per i veri ciclisti gli anni non passano mai, anzi si ringiovanisce sempre.
L’avventura sulle “Dolomiti” è terminata, il rientro verso Carrara è un susseguirsi di commenti pieni di orgoglio e soddisfazione, il gruppo ha funzionato e gli amanti del ciclismo “vero” sono al settimo cielo, la quattro giorni rimarrà per sempre nei nostri ricordi.
Grazie GS VV.F.
Tutti i partecipanti